La contraffazione indiretta
La contraffazione indiretta è una forma particolare di violazione dei diritti di proprietà industriale che si distingue dalla contraffazione classica (diretta), ma che può avere effetti altrettanto gravi per il titolare del diritto, soprattutto in ambito brevettuale.
Vediamo nel dettaglio:
🔹 **Cosa si intende per “contraffazione” di un diritto di proprietà industriale?
La “contraffazione” è l’uso non autorizzato di un diritto esclusivo di proprietà industriale (come un brevetto, marchio, design, modello, indicazione geografica), in modo tale da:
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imitare, riprodurre o usurpare l’opera o il segno protetto;
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produrre, vendere o importare beni che ne violano la titolarità.
📌 In sintesi: la contraffazione lede il diritto esclusivo di sfruttamento economico che la legge attribuisce al titolare.
🔹 Cos’è la contraffazione indiretta?
La contraffazione indiretta (o indirect infringement) è l’attività di fabbricare, offrire, vendere o distribuire prodotti o mezzi che, pur non essendo essi stessi contraffattori diretti, sono idonei a consentire a terzi di realizzare la contraffazione di un diritto (di norma un brevetto).
🧱 Esempio classico: un’azienda vende componenti speciali che servono a costruire un prodotto brevettato, senza autorizzazione del titolare del brevetto.
👉 È una forma di concorso nella contraffazione, che può avvenire anche se il venditore non utilizza direttamente il brevetto.
🔹 Elemento oggettivo della contraffazione indiretta
L’elemento oggettivo consiste in una o più delle seguenti condotte:
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fabbricazione o distribuzione di mezzi relativi ad un’invenzione brevettata;
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mezzi non di uso corrente e funzionali alla realizzazione dell’invenzione;
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messa a disposizione di detti mezzi a terzi non autorizzati.
📌 Deve esserci una connessione funzionale tra il mezzo fornito e la realizzazione dell’invenzione.
🔹 Elemento soggettivo della contraffazione indiretta
Serve la coscienza e volontà di fornire i mezzi affinché un terzo compia la contraffazione.
⚠️ Può bastare anche la colpa in alcuni casi (negligenza, imprudenza, mancato controllo sulla destinazione dei prodotti).
🔹 Tutele civili contro la contraffazione indiretta
Il titolare del diritto (brevetto o altro) può agire civilmente chiedendo:
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⚖️ Inibitoria (ex art. 124 c.p.i.): per bloccare la continuazione dell’illecito;
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💸 Risarcimento del danno (art. 125 c.p.i.), anche in via equitativa;
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📦 Sequestro e distruzione dei prodotti o dei mezzi di produzione;
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🧾 Pubblicazione della sentenza a spese del contraffattore.
🔹 Esiste un reato per la contraffazione indiretta?
✅ Sì, l’art. 517-ter del codice penale punisce chi:
“fabbrica o mette in commercio beni non contraffatti, ma destinati a produrre beni contraffatti o a realizzare prodotti protetti da un brevetto, senza averne diritto.”
📌 Reato di pericolo astratto → non serve che la contraffazione si sia già realizzata: è sufficiente la possibilità che si compia.
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Pena prevista: reclusione fino a 2 anni e multa fino a 20.000 euro.
🔹 Differenza tra contraffazione diretta e indiretta
Tipo | Descrizione | Esempio |
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Diretta | Il soggetto realizza o imita direttamente l’oggetto protetto | Produco borse con un marchio contraffatto |
Indiretta | Il soggetto fornisce strumenti, pezzi, componenti per permettere ad altri di realizzare il prodotto contraffatto | Vendo parti di un macchinario coperto da brevetto, sapendo che verranno usate per violarlo |
✅ In sintesi
Aspetto | Contraffazione indiretta |
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È reato? | ✅ Sì, art. 517-ter c.p. |
È illecito civile? | ✅ Sì, con risarcimento e inibitoria |
Serve la volontà? | ✅ Sì, ma può bastare anche la colpa |
Quando si verifica? | Quando si forniscono mezzi idonei a realizzare la violazione di un brevetto |
Chi può agire? | Il titolare del diritto industriale |