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Cancellazione dei cattivi pagatori: tempi, modalità e banche dati coinvolte

Quando si parla di “cattivi pagatori”, si fa riferimento a persone che, avendo avuto difficoltà nei pagamenti di mutui, prestiti o altre obbligazioni finanziarie, vengono segnalate in specifiche banche dati consultabili dagli istituti di credito. Queste segnalazioni possono influenzare negativamente la possibilità di ottenere nuovi finanziamenti. Vediamo nel dettaglio come funzionano le segnalazioni e dopo quanto tempo vengono cancellate.

Quali sono le principali banche dati dei cattivi pagatori in Italia?

Le principali banche dati che registrano i comportamenti creditizi negativi (e anche quelli positivi) in Italia sono:

  • CRIF (Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria): gestisce l’EURISC, il sistema di informazioni creditizie più noto.

  • Experian: società internazionale che opera anche in Italia, gestendo una banca dati simile a CRIF.

  • Cerved (ex Assilea): specializzata soprattutto nelle informazioni sui leasing.

  • CR (Centrale Rischi della Banca d’Italia): raccoglie dati relativi a finanziamenti di importo elevato.

  • CAI (Centrale Allarme Interbancaria): banca dati gestita dalla Banca d’Italia che si occupa di registrare irregolarità nei pagamenti di assegni, carte di credito, e altri strumenti di pagamento.

Dopo quanto tempo vengono cancellate le segnalazioni negative dai SIC (CRIF, Experian)?

I tempi di conservazione delle segnalazioni nei Sistemi di Informazioni Creditizie (SIC) sono regolati da precise normative:

  • 12 mesi: in caso di ritardo nei pagamenti successivamente regolarizzato entro 60 giorni.

  • 24 mesi: se il ritardo è stato più grave ma regolarizzato.

  • 36 mesi (3 anni): se il debito non viene regolarizzato.

  • 60 mesi (5 anni): in caso di sofferenza bancaria o gravi inadempienze non sanate, anche se il rapporto viene chiuso.

La decorrenza di questi termini parte:

  • dalla data della regolarizzazione (per i ritardi regolarizzati);

  • dalla data di scadenza del contratto o della chiusura dell’insoluto (per le posizioni non sanate).

Informazioni negative su ritardi poi regolarizzati

Se un consumatore ha avuto dei ritardi nei pagamenti ma ha poi sanato la propria posizione, la segnalazione negativa rimane:

  • per 12 mesi se si tratta di un ritardo minimo;

  • per 24 mesi nei casi di ritardi più importanti.

Ciò significa che anche se si è rimediato al problema, la notizia del ritardo permane nel SIC per un certo periodo prima di sparire automaticamente.

Quanto durano le informazioni positive sui prestiti pagati regolarmente?

Le informazioni positive sui prestiti, come i finanziamenti pagati regolarmente o conclusi senza problemi, rimangono visibili nei SIC per 60 mesi (5 anni) dalla data di chiusura del rapporto. Questi dati sono molto utili: infatti, avere una buona storia creditizia favorisce l’ottenimento di nuovi prestiti o mutui.

La cancellazione dai SIC è automatica?

Sì, la cancellazione è automatica: al termine dei periodi di conservazione sopra indicati, i dati negativi (e anche quelli positivi) vengono rimossi senza che il consumatore debba fare alcuna richiesta.

Tuttavia, se il consumatore si accorge che i dati sono ancora presenti oltre i termini previsti, può rivolgersi direttamente al SIC oppure tramite il creditore per richiedere la cancellazione.

Dopo quanto tempo si viene cancellati dalla CAI?

La CAI (Centrale Allarme Interbancaria) riguarda principalmente:

  • assegni bancari e postali irregolari;

  • utilizzo scorretto delle carte di pagamento.

Le segnalazioni nella CAI hanno tempi diversi:

  • 2 anni per le carte di credito bloccate o revocate per uso scorretto;

  • 5 anni per gli assegni impagati.

Anche qui la cancellazione avviene automaticamente allo scadere dei termini, senza bisogno di richiesta.

La banca deve avvisarmi prima di segnalarmi come cattivo pagatore nei SIC?

, è obbligatorio. Prima di procedere alla segnalazione nei SIC, l’istituto di credito deve inviare un preavviso scritto al cliente, dandogli un termine (generalmente 15 giorni) per regolarizzare la posizione ed evitare la segnalazione.

Il preavviso serve a:

  • mettere a conoscenza il consumatore del rischio di segnalazione;

  • dargli la possibilità di rimediare prima che l’informazione negativa sia diffusa.

Se la banca non invia il preavviso, la segnalazione può essere contestata e annullata.


Conclusione

In Italia, il sistema della segnalazione dei cattivi pagatori è molto regolamentato per tutelare sia il sistema finanziario che i consumatori. Le segnalazioni negative nei SIC (come CRIF ed Experian) vengono cancellate automaticamente dopo 12, 24 o 36 mesi a seconda della situazione, mentre nella CAI il tempo varia da 2 a 5 anni. È importante sapere che la banca è tenuta a preavvisare il cliente prima della segnalazione. Una gestione consapevole della propria situazione creditizia e la conoscenza dei propri diritti sono fondamentali per mantenere una buona reputazione finanziaria.

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