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La condivisione di screenshot di chat private

La condivisione di screenshot di chat private è una pratica sempre più diffusa, ma estremamente rischiosa dal punto di vista legale, perché può integrare diversi reati o illeciti civili, anche quando a farlo è uno dei partecipanti alla conversazione.

Vediamo in dettaglio quando la condivisione è reato, cosa dice la legge, quando è lecita, e quali sono le tutele per la privacy e la corrispondenza privata.


📩 1. Le chat e i messaggi privati rientrano nella “corrispondenza privata”?

Sì. In base alla giurisprudenza consolidata e a quanto riconosciuto dal Garante per la Protezione dei Dati Personali, le chat private (es. WhatsApp, Messenger, Telegram), così come le email personali, rientrano nella corrispondenza tutelata dall’art. 15 della Costituzione e dall’art. 616 c.p. (violazione di corrispondenza).

Anche la giurisprudenza della Cassazione ha più volte ribadito che:

“Le comunicazioni via messaggistica istantanea, se rivolte a uno o più soggetti determinati in un contesto privato, sono assimilabili alla corrispondenza” (es. Cass. pen. 15060/2018).


⚖️ 2. È reato condividere screenshot di una chat privata?

Può esserlo, a seconda dei contenuti e delle finalità.

Tra i reati e illeciti che possono derivare dalla divulgazione non autorizzata di screenshot troviamo:

🔹 Diffamazione (art. 595 c.p.)

Se si diffonde uno screenshot contenente frasi offensive, denigratorie o lesive della reputazione altrui, anche solo a un gruppo di persone (es. via social o email), si configura il reato di diffamazione aggravata.

🔹 Violazione della privacy (D.Lgs. 196/2003 + GDPR)

La diffusione senza il consenso della persona coinvolta, di messaggi contenenti dati personali, sensibili o opinioni private, può costituire trattamento illecito di dati, punibile anche con sanzioni pecuniarie e penali.

🔹 Violazione del segreto di corrispondenza (art. 616 c.p.)

Anche chi è partecipante della chat, se diffonde il contenuto con dolo e senza un interesse legittimo, può essere ritenuto responsabile, specie se il contenuto è stato carpito, archiviato o diffuso in modo lesivo per altri soggetti.

📌 Attenzione: la semplice partecipazione alla chat non giustifica qualsiasi diffusione del contenuto. Serve sempre un interesse legittimo, proporzionato e motivato.


3. Ma se sono parte della chat, posso diffondere gli screenshot liberamente?

No, non sempre. Anche se sei partecipante alla conversazione, non hai diritto illimitato di diffusione. Puoi conservare i messaggi, ma la pubblicazione o comunicazione a terzi:

  • deve rispettare i limiti della buona fede e del rispetto della privacy altrui,

  • non deve violare la riservatezza delle persone coinvolte,

  • può essere illecita se finalizzata a danneggiare o denigrare qualcuno.

📌 Anche la sola condivisione in un gruppo chiuso (es. chat scolastica o di lavoro) può avere rilevanza penale, soprattutto se genera danno all’immagine o alla reputazione.


🚫 4. Quando la divulgazione di screenshot di chat è sicuramente illecita?

Ecco i casi più frequenti in cui la diffusione è considerata illecita o addirittura reato:

  • se contiene insulti, denigrazioni, calunnie o accuse infondate,

  • se svela dati sensibili (malattie, orientamento sessuale, situazione economica, ecc.),

  • se riguarda minori o soggetti incapaci,

  • se è stata fatta per vendetta, ricatto, ritorsione (es. in contesti di cyberbullismo o stalking),

  • se comporta danni patrimoniali o morali all’altra parte.


5. Ci sono casi in cui la diffusione di screenshot è legittima?

Sì, ma solo in presenza di un interesse giuridicamente rilevante e proporzionato, come ad esempio:

  • per difendersi in giudizio (es. mostrare messaggi a un avvocato, presentare prove in una causa civile o penale);

  • per documentare una denuncia o un illecito (es. minacce ricevute, molestie, truffe);

  • per tutelare un proprio diritto (art. 24 Cost.).

📌 Anche in questi casi, la diffusione deve avvenire in modo riservato e non pubblico, evitando esposizione mediatica o ulteriore danno.


🔐 6. È reato accedere alle chat o alle email di un’altra persona, anche se conosco la password?

Sì, assolutamente. È un reato previsto dall’art. 615-ter c.p. (accesso abusivo a sistema informatico), punibile anche con la reclusione da 1 a 5 anni, se:

  • si accede senza autorizzazione,

  • oppure si superano i limiti dell’autorizzazione ricevuta (es. password condivisa in un momento, ma poi usata per controllare senza consenso).

📌 Anche tra coniugi, familiari o partner, accedere senza permesso alla casella email o al telefono è reato, come ha confermato la Cassazione penale in più occasioni.


📚 In sintesi – Screenshot chat privata: quando è reato?

Comportamento È reato? Note
Condividere chat con contenuti diffamatori ✅ Sì Rientra nella diffamazione aggravata
Diffondere screenshot con dati sensibili ✅ Sì Violazione privacy
Pubblicare chat private sui social ✅ Sì Anche se partecipante
Mostrare messaggi a un avvocato o in tribunale ❌ No Se giustificato da un interesse legittimo
Accedere a messaggi o email altrui con la loro password ✅ Sì Reato di accesso abusivo
Usare screenshot per vendetta o denigrazione ✅ Sì Potenziale reato + illecito civile

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