Utilizzo dei permessi retribuiti della Legge 104/1992
🎯 1. Qual è lo scopo dei permessi Legge 104/92?
I permessi retribuiti ex art. 33 della Legge 104/1992 sono concessi ai lavoratori per assistere familiari con disabilità grave (riconosciuta ex art. 3, comma 3, L. 104/92).
Obiettivo:
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Favorire la cura e l’assistenza effettiva, anche in forma non continuativa, del familiare disabile.
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Permettere al lavoratore di conciliarsi tra vita lavorativa e responsabilità di cura.
📌 Spettano 3 giorni al mese (anche frazionabili in ore), regolarmente retribuiti e coperti da contribuzione figurativa.
❌ 2. Posso usare i permessi per attività diverse dall’assistenza?
No. L’uso dei permessi per attività estranee all’assistenza del familiare disabile è considerato illecito e può costituire abuso del diritto, con le seguenti conseguenze:
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Licenziamento per giusta causa,
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obbligo di restituzione delle retribuzioni indebite,
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eventuale denuncia penale per truffa ai danni dello Stato (art. 640 c.p.), se il datore è pubblico o convenzionato.
📌 È abusivo anche dedicarsi ad attività personali (sport, viaggi, hobby, gite, secondo lavoro) nei giorni in cui si fruisce del permesso, se non c’è traccia concreta di assistenza.
👷♂️ 3. Uso dei permessi 104 per fare un altro lavoro: è giusta causa di licenziamento?
Sì. La Cassazione è netta: usare i permessi per svolgere un’attività lavorativa alternativa, anche occasionale o in nero, è una grave violazione degli obblighi di buona fede e correttezza, e giustifica il licenziamento in tronco.
📌 Cass. civ. Sez. Lavoro n. 8784/2020
Ha confermato il licenziamento di un lavoratore che, in giornata di permesso 104, aiutava un conoscente in un’attività commerciale.
📌 Anche se il lavoratore ha svolto attività lavorativa per poche ore, è irrilevante: ciò che conta è l’intento elusivo della normativa e la distrazione dal fine assistenziale.
🕵️ 4. Come può il datore dimostrare l’abuso?
Il datore di lavoro ha l’onere di fornire prove dell’abuso. Tra i mezzi più usati:
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pedinamenti e appostamenti tramite investigatori privati (legittimi, secondo la Cassazione);
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documentazione video-fotografica;
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testimonianze;
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verifica incrociata degli spostamenti;
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assenza del lavoratore dall’abitazione del disabile per lunghi periodi.
📌 La prova deve essere precisa e non generica: non basta sospettare o ipotizzare.
🧾 5. E se vengo accusato di abuso? Spetta a me provare l’assistenza?
In linea generale:
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Il datore deve dimostrare l’abuso, cioè che non c’è stato alcun supporto reale al disabile o che l’assenza è stata totale o incompatibile con l’assistenza.
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Ma una volta forniti indizi concreti, è il lavoratore a dover spiegare cosa ha fatto, dimostrando che ha realmente prestato assistenza, anche se non in forma continuativa.
📌 È utile documentare sempre l’attività svolta:
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presenza presso il disabile,
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appuntamenti medici accompagnati,
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scontrini per spese mediche,
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dichiarazioni del medico di base, ecc.
📚 In sintesi – Uso dei permessi 104 e rischio licenziamento
Domanda | Risposta |
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Posso usare i permessi 104 per fare altro? | ❌ No, solo per assistenza al disabile |
Fare un altro lavoro è giusta causa di licenziamento? | ✅ Sì, anche se solo per poche ore |
Chi deve dimostrare l’abuso? | Il datore, con prove concrete |
Devo dimostrare che prestavo assistenza? | ✅ Sì, se vi sono sospetti o accuse concrete |
Cosa succede se vengo licenziato? | ➡️ Giusta causa, perdita indennità, possibile denuncia |
Come tutelarmi? | 📌 Documentare sempre le attività di assistenza |