Dimissioni dopo pochi giorni dall’assunzione: cosa fare?
🧾 1. Posso licenziarmi subito dopo essere stato assunto?
Sì, ogni lavoratore può dimettersi in qualsiasi momento, anche dopo pochi giorni dall’assunzione, purché:
-
rispetti il preavviso, salvo rinuncia del datore;
-
segua la procedura corretta (dimissioni online tramite portale INPS).
🔎 Se c’è il periodo di prova, le dimissioni possono avvenire anche senza preavviso, ma solo entro i termini previsti nel contratto (es. 30 giorni per i quadri, 15 giorni per gli impiegati, ecc.).
📅 2. Come faccio a sapere quanto dura il periodo di preavviso?
La durata del preavviso è stabilita da:
-
CCNL (Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro) applicato (es. Commercio, Metalmeccanici, ecc.),
-
livello di inquadramento del dipendente,
-
anzianità di servizio.
Esempio (CCNL Commercio, impiegato 1° livello):
-
Meno di 5 anni di anzianità = 15 giorni di calendario.
📌 Il periodo di preavviso decorre dalla data di presentazione della comunicazione (salvo diversa indicazione) e deve essere lavorato, salvo dispensa del datore.
🚫 3. Cosa succede se presento le dimissioni senza preavviso?
Se il lavoratore non rispetta il preavviso, il datore ha diritto a trattenere una indennità sostitutiva, pari alla retribuzione spettante per i giorni di preavviso non lavorati.
Esempio: dovevi dare 15 giorni, ma te ne vai subito ➜ il datore può trattenere dalla busta paga finale 15 giorni di stipendio.
🙋♂️ 4. Il datore può “liberarmi” dal preavviso?
Sì. Il datore può rinunciare al preavviso e lasciarti andare subito. In questo caso:
-
non ti sarà trattenuta alcuna indennità;
-
la rinuncia va preferibilmente formalizzata per iscritto.
‼️ Attenzione: se sei tu a non voler lavorare il preavviso, il datore può rifiutarsi di liberarti subito e pretendere che tu resti in servizio fino alla scadenza del termine.
📤 5. Qual è la procedura corretta per le dimissioni?
Dal 2016, le dimissioni devono essere fatte online tramite il portale del Ministero del Lavoro (su ClicLavoro), oppure tramite:
-
patronato,
-
consulente del lavoro,
-
sindacato.
📌 Le dimissioni decorrono dalla data di trasmissione, e il datore le riceve in via telematica.
💸 6. Il datore può chiedere il rimborso dei costi di assunzione?
In generale, no. La legge non prevede alcun diritto del datore a chiedere un “rimborso” per i costi sostenuti per:
-
selezione,
-
formazione iniziale,
-
apertura posizione INPS/INAIL,
-
visite mediche, ecc.
❗ Fanno eccezione solo due casi:
-
Accordo individuale firmato in cui il lavoratore si impegna a restare per un certo periodo, pena rimborso spese (rarissimo).
-
Dimissioni in malafede o strumentali, con prova di danno concreto, per esempio:
-
lavoratore formato a spese dell’azienda che poi va subito dalla concorrenza con dati riservati.
-
👉 Ma si tratta di ipotesi estreme e molto difficili da provare in giudizio.
⚠️ 7. Il datore può chiedermi i danni se mi licenzio subito?
Solo in casi eccezionali e gravi, ad esempio:
-
dimissioni fraudolente,
-
abbandono del posto di lavoro in modo improvviso e dannoso per l’attività,
-
violazione di obblighi contrattuali specifici (es. patto di stabilità, riservatezza, ecc.).
In assenza di questi presupposti, non può chiedere danni solo per il fatto che ti sei dimesso “troppo presto”.
📚 In sintesi – Dimissioni dopo pochi giorni
Domanda | Risposta |
---|---|
Posso dimettermi subito? | Sì, con preavviso salvo periodo di prova. |
Devo rispettare il preavviso? | Sì, oppure paghi l’indennità sostitutiva. |
Il datore può liberarmi? | Sì, con rinuncia espressa. |
Procedura? | Online via portale ClicLavoro o tramite intermediari abilitati. |
Può chiedere rimborso spese? | No, salvo casi eccezionali. |
Può chiedere danni? | Solo in caso di dimissioni fraudolente o dannose. |