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Gravidanza e nuovo lavoro con prova: quando comunicarlo?

📌 1. La domanda chiave

Sono incinta e ho appena iniziato un nuovo lavoro: devo dirlo subito al datore di lavoro?
La risposta è: no, non esiste un obbligo legale di comunicare immediatamente lo stato di gravidanza, neanche durante il periodo di prova.

La lavoratrice ha diritto al rispetto della sua privacy e alla tutela del posto di lavoro anche durante il periodo di prova, sebbene questo periodo, per definizione, consenta la cessazione del rapporto senza obbligo di motivazione.


⚖️ 2. Inquadramento normativo: tutele previste dalla legge

🧾 Riferimenti normativi principali:

  • D.Lgs. 151/2001, artt. 54-55: divieto di licenziamento in gravidanza;

  • Statuto dei lavoratori (L. 300/1970), art. 7;

  • Codice delle pari opportunità (D.Lgs. 198/2006);

  • Costituzione italiana, artt. 3, 31 e 37;

  • Direttiva UE 92/85/CEE: protezione della lavoratrice gestante.


🛑 3. Licenziamento durante il periodo di prova: si applica la tutela della maternità?

Sì: il licenziamento è nullo anche in prova

L’art. 54 del D.Lgs. 151/2001 vieta il licenziamento dall’inizio della gravidanza fino al compimento di un anno di età del bambino, salvo eccezioni tassative (giusta causa, cessazione dell’attività).

La Corte di Cassazione ha chiarito che la nullità del licenziamento si estende anche al periodo di prova:

📚 Cass. civ., Sez. Lavoro, n. 12438/2021:

“Il licenziamento durante il periodo di prova è nullo se motivato dalla gravidanza o se interviene durante la tutela legale della maternità.”

📚 Cass. civ., Sez. Lavoro, n. 6136/2012:

“Anche nel periodo di prova opera il divieto di licenziamento di cui all’art. 54 del D.Lgs. 151/2001.”


🤐 4. Devo dire al datore che sono incinta subito?

No: non esiste alcun obbligo di comunicazione immediata

  • La legge non impone alla lavoratrice di comunicare la gravidanza al datore;

  • La comunicazione è necessaria solo per l’accesso ai congedi o alle tutele sanitarie specifiche;

  • La lavoratrice ha diritto alla riservatezza sul proprio stato personale (art. 8 Statuto dei Lavoratori, GDPR, art. 9).

📚 Cass. civ., Sez. Lavoro, n. 12296/2005:

“Il mancato preavviso della gravidanza non costituisce condotta scorretta e non può giustificare il recesso.”


💼 5. E se la gravidanza incide sulla mansione da svolgere?

In alcuni casi, la mansione può essere incompatibile con la gravidanza (es. esposizione a sostanze nocive, lavori notturni o faticosi). In tal caso:

  • la lavoratrice ha diritto al trasferimento ad altra mansione;

  • o, se impossibile, alla astensione anticipata per gravidanza a rischio (art. 17-22, D.Lgs. 151/2001).


🧩 6. Contratto a tempo determinato con periodo di prova: cosa succede?

Se la lavoratrice ha un contratto a termine:

  • il rapporto cessa alla scadenza naturale, anche se è incinta;

  • non può essere interrotto prima per motivi legati alla gravidanza;

  • il datore non è tenuto a rinnovare il contratto, ma non può motivare il mancato rinnovo con la maternità.

📚 Cass. civ., Sez. Lavoro, n. 7408/2008:

“Il mancato rinnovo del contratto a termine non è sindacabile, salvo che si dimostri essere fondato su motivi discriminatori.”


👩‍⚖️ 7. Tutele giuridiche in caso di licenziamento illegittimo

Se la lavoratrice viene licenziata durante il periodo di prova e il licenziamento è collegato alla gravidanza:

✅ Ha diritto a:

  • reintegrazione nel posto di lavoro;

  • risarcimento del danno (art. 18 L. 300/1970 o art. 2 D.Lgs. 23/2015);

  • retribuzione arretrata + contributi previdenziali.

✅ Può:

  • impugnare il licenziamento entro 60 giorni (art. 6 L. 604/1966);

  • segnalare il fatto all’Ispettorato del Lavoro;

  • agire in giudizio per discriminazione di genere.


📊 8. Dati statistici sul lavoro e gravidanza

Secondo i dati ISTAT e INL (Ispettorato Nazionale del Lavoro):

  • Ogni anno oltre 30.000 lavoratrici dichiarano dimissioni per “motivazioni familiari”;

  • Il 21% delle lavoratrici in età fertile teme di comunicare una gravidanza durante il periodo di prova o all’assunzione (Fonte: Fondazione ISMU, 2022);

  • Il 9% dei licenziamenti di donne lavoratrici avviene entro 12 mesi dal rientro dalla maternità (dati Inapp 2021);

  • Solo il 15% delle donne licenziate durante la gravidanza impugna il licenziamento.


📚 9. Dottrina: riservatezza e parità sostanziale

Secondo autorevole dottrina (C. Cester, “Tutela della maternità e rapporto di lavoro”, in Lavoro e Diritto, 2022):

“La protezione della maternità non si limita alla fase post-parto, ma abbraccia l’intero percorso lavorativo della donna in stato interessante, anche nella fase iniziale del rapporto. Ogni valutazione anticipata sulla compatibilità tra gravidanza e lavoro costituisce un’interferenza illecita.”


10. Conclusione operativa

Domanda Risposta
Devo dire subito che sono incinta? ❌ No, non sei obbligata. Hai diritto alla riservatezza.
Possono licenziarmi durante il periodo di prova? ❌ No, se sei incinta. Il licenziamento è nullo.
Che tutele ho se il lavoro è incompatibile? ✅ Astensione anticipata o cambio mansione.
Se non rinnovo il contratto? 🔸 Il mancato rinnovo non è impugnabile, salvo discriminazione.
Se mi licenziano? ✅ Hai diritto a reintegra, risarcimento, e tutela legale.

📚 Riferimenti normativi e giurisprudenziali

  • D.Lgs. 151/2001, artt. 54-55

  • L. 300/1970, art. 18

  • D.Lgs. 198/2006, art. 25

  • Cass. n. 12438/2021, n. 6136/2012, n. 12296/2005

  • Direttiva UE 92/85/CEE

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