Giornalismo: Garante, no ai dettagli che vìolano la riservatezza dei minori
Nel pubblicare articoli che riportano fatti di cronaca e sentenze che riguardano i minori, occorre sempre verificare che siano oscurati nomi e dettagli che possano ledere la loro riservatezza e dignità.
Lo ha ribadito il Garante Privacy nel sanzionare una rivista online che, all’interno di un articolo, aveva pubblicato il link ad una sentenza di Tribunale, su una controversia tra due Comuni per la gestione economica di diverse strutture di accoglienza per minori. Nella sentenza erano riportati in chiaro nomi, residenza e periodo di permanenza dei minori presso le strutture gestite dai due enti. Alla richiesta di informazioni dell’Autorità – che si è attivata a seguito della segnalazione da parte del Garante dei diritti della persona della Regione Veneto – la rivista si è giustificata ritenendo, erroneamente, che fosse compito del Tribunale anonimizzare i dettagli riferiti ai minori presenti nella sentenza.
L’Autorità, considerato l’immediato oscuramento dell’articolo contenente il link alla sentenza e la deindicizzazione dai motori di ricerca, ha comminato all’editore della rivista una sanzione di 10mila euro per trattamento illecito di dati personali.
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