META IA: dopo la segnalazione di ADICU il Garante della Privacy comunica il rinvio delle procedura di addestramento dell’IA
Con riferimento al progetto di Meta Platforms Ireland Ltd. (di seguito “Meta”) che aveva annunciato di avviare a far data dal 26 giugno p.v., salvo l’esercizio del diritto di opposizione ex art. 21 del Regolamento UE 2016/679 (di seguito “Regolamento”) da parte degli utenti dei servizi Facebook e Instagram, la stessa Società ha pubblicamente comunicato di averne rinviato l’implementazione nell’Unione europea (cfr. il blog post – in inglese – di Meta reperibile all’URL https://about.fb.com/news/2024/06/building-ai-technology-for-europeans-in-a-transparent-and-responsible-way/).
Meta infatti comunica che si impegnerà a portare la Meta AI, insieme ai modelli che la alimentano, a più persone in tutto il mondo, inclusa l’Europa. Ma, in parole povere, senza includere informazioni locali potranno solo offrire alle persone un’esperienza di second’ordine. Ciò significa che al momento non sono in grado di lanciare Meta AI in Europa.
Continueranno a lavorare in collaborazione con il DPC in modo che le persone in Europa abbiano accesso – e siano adeguatamente servite – allo stesso livello di innovazione dell’intelligenza artificiale del resto del mondo.
Questo ritardo consentirà alla Società Meta, inoltre, di rispondere alle richieste specifiche che hanno ricevuto dall’Information Commissioner’s Office (ICO), il regolatore del Regno Unito, prima di iniziare la formazione.
La decisione è stata assunta da Meta in esito ad una intensa interlocuzione con l’autorità per la protezione dei dati personali irlandese (Data Protection Commission, di seguito “DPC”), nella sua veste di autorità di controllo capofila in relazione al titolare del trattamento de quo, ai sensi dell’art. 56, par. 1, del Regolamento, la quale ha agito in cooperazione con le altre autorità di controllo europee interessate, tra le quali anche l’Autorità italiana.
Il Garante è, infatti, proattivamente impegnato nella cooperazione con la DPC sin dalle prime battute del progetto, nel marzo scorso. L’attività di cooperazione è tuttora in corso e verrà condotta anche alla luce dei profili di doglianza sottoposti all’attenzione dell’Autorità con segnalazioni e reclami da persone fisiche ed associazioni di settore.
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