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Meta vuole che i dati dei consumatori vengano utilizzati per “addestrare” la sua intelligenza artificiale

ADICU informerà il Garante della Privacy

I dati degli utenti dei social gestiti da META valgono molto, ma sono e rimangono degli utenti, e nessuno può utilizzarli senza il proprio consenso o senza un’adeguata base giuridica. Tuttavia, Meta (la società che riunisce Whatsapp, Instagram, Facebook o Threads) vuole utilizzare le informazioni fornite su tali reti per addestrare la propria Intelligenza Artificiale. Per ADICU aps si tratta di un abuso, ed è per questo che ha intenzione di segnalare Meta al Garante della privacy, spiegandogli come impedire loro di prendere le informazioni degli utenti dai social.

Modifiche non trasparenti alla privacy

Whatsapp, Instagram, Facebook o Threads sono applicazioni che contano milioni di utenti in tutto il mondo e appartengono a un’unica società: Meta.

Bene, ora Meta sta aggiornando le condizioni sulla privacy di ciascuna rete, indicando che utilizzeranno i dati dei propri utenti (comprese foto e pubblicazioni) per alimentare e addestrare il proprio strumento di intelligenza artificiale (AI), a meno che non si oppongano. E lo fa in un modo che può passare inosservato agli utenti, che, ovviamente, hanno il diritto di opporsi … ma:

  • Se non accettano di trasferire i propri dati, l’utilizzo dei servizi potrebbe risentirne.
  • Opporsi non è affatto semplice, richiede diversi passaggi né semplici né intuitivi.
  • L’opposizione non è mai completa e non esclude la cessione a terzi.

Per ADICU aps è chiaro che questo aggiornamento viene effettuato in modo non trasparente e dannoso per gli utenti.

Perché Meta vuole i dati degli utenti?

L’obiettivo di Meta nell’acquisire tutti questi dati da milioni di utenti è quello di alimentare e addestrare le funzioni del suo strumento di Intelligenza Artificiale: più informazioni avrà, più “intelligente” sarà e più, e meglio, sarà in grado di svolgere le funzioni.

ADICU aps ritiene che l’utente debba dare il proprio consenso espresso e informato per questo trattamento. L’utente ha in ogni caso il diritto di opporti comunicandolo a Meta ma la procedura per annullare l’utilizzo dei dati richiede diversi passaggi; Inoltre, non si tratta in nessun caso di un’opposizione totale, né esclude i terzi.

Il diritto di opporsi: come farlo

Come può l’utente impedire che i post sui social media di Meta, come Instagram o Facebook, vengano utilizzati per addestrare la sua intelligenza artificiale? Anche se non è facile, è possibile. Spieghiamo come passo dopo passo.

Come opporsi su Facebook (da browser)

  • Una volta all’interno dell’applicazione, fare clic sul proprio profilo.
  • Una volta visualizzate le diverse opzioni fornite, seleziona “Impostazioni e privacy“.

                   

  • Selezionare “Centro Privacy” dal menu a discesa.
  • All’interno del Centro Privacy l’utente vedrà che esiste un’opzione chiamata “Informativa sulla Privacy“. Non appena lo selezionerà, vedrà che Meta annuncia che stanno aggiornando la loro politica sulla privacy in relazione alle informazioni che verranno utilizzate per l’IA di Meta a partire dal 26 giugno 2024.
  • Lì, l’utente, troverà anche un link che fa riferimento al suo “diritto di opposizione”, cliccare su quel link.

  • Meta informa che l’utente può opporti utilizzando le informazioni che ha condiviso, che includono post, foto e didascalie, nonché i messaggi che invia ad un’IA (specificano di non utilizzare il contenuto dei messaggi privati che scambia con amici e famiglia).

L’utente accederà ad un modulo in cui dovrà selezionare il Paese di residenza, l’indirizzo email, spiegare in che modo questo trattamento dei dati lo riguarda e qualsiasi ulteriore informazione che potrebbe essere utile per esaminare la sua opposizione:

Dopo aver compilato e premuto il pulsante di invio, verrà inviato all’indirizzo email associato al account Facebook un codice che dovrà essere inserito a richiesta. Dopo pochi minuti l’utente riceverà un’e-mail da Meta nella sua casella di posta in cui si comunica se accetta o meno la richiesta dell’utente.

Nel nostro caso, dopo aver inviato l’opposizione, abbiamo ricevuto un’e-mail in cui ci dicono che hanno esaminato la nostra richiesta e accolgono la nostra obiezione. Ciò significa che la richiesta verrà applicata da questo momento in poi.

Come opporsi nell’app Facebook

Se l’utente usa Facebook dal cellulare e preferisce inviare il modulo di opposizione dall’app.

Selezionare l’icona a tre strisce dal tuo profilo.

  • Fare clic su Impostazioni.
  • Nel menu delle impostazioni troverà la “Informativa sulla privacy“, selezionala.

       

Si arriverà allo stesso punto in cui Meta spiega gli aggiornamenti alla sua Informativa sulla privacy e si dovrà seguire gli stessi passaggi come se lo si facesse dal browser web.

Come opporsi passo dopo passo su Instagram

Dall’applicazione Instagram, una volta effettuato l’accesso alla piattaforma:

  • Dal profilo, cliccare sull’icona delle tre strisce:

  • Nel menu delle opzioni selezionare l’opzione “Informazioni”:
  • All’interno dell’informativa c’è la “ Privacy Policy ”, cliccare sopra.

                  

Ancora una volta, si arriverà allo stesso punto in cui Meta spiega gli aggiornamenti alla sua Informativa sulla privacy. Come per Facebook, è necessario cliccare sul link che appare definito “Diritto di opposizione” e seguire i passaggi sopra descritti:

Bisogna agire entro il 26 giugno

Come si vede, opporsi non è facile, né è alla portata di tutti. Per questo motivo, ADICU ha intenzione di chiedere al Garante della Privacy un parere e una pronuncia a garanzia dei diritti degli utenti o di terzi coinvolti (ad esempio, persone che potrebbero apparire in una foto di familiari o amici) e che i loro diritti non siano violati.

Il tempo stringe! Come chiaramente annunciato, le nuove misure entreranno in vigore tra meno di un mese: dal 26 giugno 2024, se gli utenti non effettueranno questa operazione, le loro informazioni, i loro dati, saranno utilizzati da Meta a piacimento.

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