Cartelle esattoriali, sì al mini rinvio: le nuove scadenze per rottamazione e saldo a stralcio
Articolo di Fausta Chiesa
Ora è ufficiale: c’è tempo per pagare le cartelle relative alla Rottamazione ter e al saldo a stralcio che erano date in scadenza oggi, 30 novembre. La commissione Finanze del Senato ha approvato l’emendamento del governo al decreto fiscale che proroga al 9 dicembre, termine che arriva al 14 con i cinque giorni di tolleranza. Si tratta delle cartelle sospese per un anno e mezzo durante l’emergenza Covid che l’Agenzia delle Entrate ha iniziato a inviare a partire da settembre ai contribuenti. La nuova scadenza, che concede una decina di giorni in più, era nell’aria, ma c’erano ipotesi per un rinvio per lungo che però non è stato concesso.
Un mese di tempo per la cartelle «normali»
Se il termine del 9 dicembre può essere considerato una mezza buona notizia, c’è però un’altra notizia positiva. È stato approvato un altro emendamento al decreto fiscale per estendere da 150 a 180 giorni, vale a dire sei mesi, i termini dei versamenti delle cartelle «normali», per intenderci quelle che non sono relative alla rottamazione o al saldo a stralcio, notificate dal primo settembre al 31 dicembre 2021.. Solitamente, senza condizioni emergenziali, ci sono 60 giorni di tempo per pagare una cartella o chiederne la rateizzazione. Dopo i 60 giorni, se non si provvede a pagare maturano gli interessi e l’Agenzia delle Entrate-Riscossione può inviare gli avvisi e avviare le procedure di riscossione. Il decreto fiscale aveva già esteso il tempo a 150 giorni per le cartelle notificate da settembre 2021, ora l’emendamento ha stabilito il termine a 180 giorni concedendo sostanzialmente un mese in più.
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