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Minori: la sua foto finisce sul quotidiano on line, ma la sposa bambina non è lei

Il Garante per la privacy ha dato ragione ad un padre che si era rivolto all’Autorità per tutelare il diritto all’immagine e all’identità personale della figlia minore [doc. web n. 7354837].

Oggetto della segnalazione una foto della bimba, ritratta vestita da sposa nell’atto di infilare un anello nuziale nella mano di un adulto, pubblicata sulla pagina web di una testata online a corredo di un articolo che riguardava  una ragazzina ridotta in schiavitù dal padre e promessa in sposa ad un connazionale dietro pagamento di una somma di denaro.

La bambina fotografata però non era quella a cui si riferiva l’articolo ma la figlia del segnalante, che era stata ritratta in abito matrimoniale per una campagna di sensibilizzazione contro la pratica delle spose bambine promossa da una ong internazionale. La testata on line dunque aveva utilizzato la foto in un contesto improprio, che poteva indurre i lettori a ritenere che la minore ritratta fosse la vera protagonista del fatto di cronaca.

L’associazione della fotografia della bambina protagonista della campagna di sensibilizzazione, figlia del segnalante, configura – secondo il Garante – un trattamento illecito di dati personali. L’accostamento, infatti, dell’immagine al fatto di cronaca è lesivo del diritto all’identità personale della minore (artt. 2 e 11 e 137 del Codice privacy) e può arrecare un danno alla bambina fotografata e la cui immagine era stata diffusa con obiettivi del tutto diversi.  La testata, inoltre, non ha adottato alcun accorgimento per prevenire l’identificazione della minore, ad es., pixelandone il volto. Una misura che, se richiesta (in astratto)  rispetto alla eventuale diffusione della foto della vera protagonista della vicenda (art. 7 del codice deontologico dei giornalisti e Carta di Treviso), a maggior ragione  si sarebbe dovuta adottare per la figlia del segnalante che nulla ha a che vedere con i fatti di cronaca riportati nell’articolo.

All’editore della testata, che nel corso dell’istruttoria ha rimosso la fotografia dal sito, l’Autorità ha prescritto di adottare le misure necessarie affinché l’immagine non sia ulteriormente utilizzata in violazione del diritto all’identità personale della bambina.

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